Il pavimento pelvico è una sezione anatomica complessa, costituito da 3 strati che fa da base, al bacino connettendo tutti muscoli e gli sfinteri; è una struttura di cui si parla ancora troppo poco, ma che ha un’importanza fondamentale non solo in relazione alla gravidanza.
Il pavimento pelvico in gravidanza
Durante la gravidanza il pavimento pelvico svolge in maniera esponenziale la funzione di sostegno delle pressioni addominali per l’aumento di peso legato alla crescita del feto.
Inoltre il pavimento pelvico è responsabile del controllo degli sfinteri esterni. Questo gruppo muscolare è fondamentale anche nel momento del parto in quanto favorisce i movimenti fetali passivi e permette la fase espulsiva.
È importante valutare il pavimento pelvico durante la gravidanza, anzi sarebbe opportuno farlo anche prima, ma non sempre è possibile.
Il benessere della muscolatura pelvica è fondamentale per ridurre anche le complicanze ostetriche.
Pavimento pelvico e parto
Un diaframma pelvico estremamente contratto potrebbe rendere difficoltoso il parto aumentando il rischio di lacerazioni rispetto ad una condizione di più elasticità.
Nel caso in cui durante il parto ci siano delle lacerazioni in cui si debba ricorrere all’applicazione di punti di sutura o venga effettuata l’episiotomia (taglietto delle strutture muscolari effettuato dall’ostetrica) il recupero dell’elasticità della struttura richiede più tempo e si potrebbe andare incontro ad una maggiore rigidità.
La valutazione e il trattamento osteopatico vengono effettuati sugli strati più “superficiali” in quanto è valutazione esterna che può essere di supporto a seguito di una valutazione diagnosi ostetrica o ginecologica.
In particolare gli studi dimostrano come il ruolo importante, nel recupero delle disfunzioni del pavimento pelvico, è dato da una riabilitazione costituita da esercizi specifici di rilascio o all’utilizzo di macchinari come il biofeedback.
Il ruolo dell’osteopata è quello di lavorare sul drenaggio sia vascolare che linfatico, migliorare le tensioni muscolari e viscerali collegati alla a questa struttura.
In caso di parto cesareo, invece, è importante trattare la cicatrice in quanto per continuità fasciale è strettamente legata al pavimento pelvico, per cui nonostante non ci sia la fase espulsiva attraverso il canale vaginale che può portare a lacerazioni, è comunque coinvolto nella gestione dell’aumento del peso e delle tensioni conseguenti ai processi di riparazione tissutale legati alla cicatrice.
Una buona salute della muscolatura pelvica è importante anche nel prevenire e ridurre le condizioni di incontinenza urinaria e, in alcuni casi, di interventi per prolasso, condizioni che si possono verificare anche conseguentemente a parti difficoltosi.
Si evidenzia anche dalla letteratura come il trattamento e una valutazione sia ostetrica e/o ginecologica in caso di condizioni patologiche che osteopatica e il lavoro sinergico tra le professioni migliori la qualità di vita delle donne sia prima, che durante la gravidanza, con il fine di ridurre anche complicazioni post-partum.
Sicuramente è un tema che crea ancora molto disagio e di cui purtroppo si parla ancora troppo poco.
É importante però affidarsi a professionisti, perché il dolore in zona pelvica o una leggera incontinenza urinaria, non sono fisiologici e meritano di essere valutati per trovare la soluzione più adatta ad ogni paziente.
Che sia un trattamento osteopatico per lavorare sulle strutture collegate, che sia un percorso riabilitativo con esercivi ad hoc per la paziente in esame o l’utilizzo di apparecchiature come il biofeedback o la tecarterapia che hanno come obiettivo una stimolazione del metabolismo tissutale, o che possano essere più terapie combinate, lo specialista saprà consigliare la soluzione ottimale e personalizzata.
È importante anche lavorare in prevenzione e quindi quando possibile valutare e trattare prima del parto e prima della gravidanza.
Bibliografia - pavimento pelvico
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