Introduzione – Quando un bambino va in terapia, tutta la famiglia è coinvolta
Quando un bambino inizia un percorso terapeutico – che si tratti di logopedia, fisioterapia, psicoterapia o psicomotricità – anche la famiglia viene coinvolta. Il ruolo dei genitori non si limita ad accompagnarlo, ma diventa parte integrante del processo. In questo articolo offriamo una guida pratica per aiutare i genitori a supportare i propri figli, sentirsi parte attiva e creare un ambiente di fiducia e crescita.
Il ruolo dei genitori nella terapia del bambino
Ogni percorso terapeutico è diverso, ma ci sono comportamenti comuni che i genitori possono adottare per collaborare con i terapeuti e sostenere i figli in modo efficace.
Essere presenti e partecipi
- Informati sugli obiettivi della terapia e sulle tecniche utilizzate.
- Confrontati regolarmente con i terapeuti.
- Osserva i progressi del bambino, valorizzando ogni piccolo passo.
Creare una routine rassicurante
Includere la terapia in una routine prevedibile aiuta il bambino a sentirsi più sicuro. Un esempio semplice: dire “andiamo dalla dottoressa per il nostro momento di gioco” è più accogliente di “dobbiamo andare in terapia”.
Come aiutare il bambino in base al tipo di terapia
Logopedia: supportare il linguaggio e la comunicazione a casa
- Ripeti gli esercizi proposti dalla logopedista in modo ludico.
- Leggi ad alta voce insieme al bambino.
- Parla con calma e chiarezza.
- Evita correzioni rigide: premia l’impegno, non solo il risultato.
Fisioterapia pediatrica: stimolare il movimento in autonomia
- Favorisci giochi di movimento spontanei e sicuri.
- Non sostituirti al bambino, anche se sbaglia.
- Partecipa agli esercizi, se richiesto.
- Crea un ambiente stimolante: tappeti, palle, spazi per muoversi liberamente.
Psicoterapia e supporto emotivo: costruire fiducia e ascolto
- Evita domande pressanti: rispetta i tempi del bambino.
- Mostra interesse senza giudicare.
- Partecipa agli incontri di restituzione con il terapeuta.
- Offri uno spazio di ascolto e accoglienza, senza fretta di risolvere.
Psicomotricità: gioco libero, corpo ed emozioni
- Lascia spazio al gioco libero anche a casa.
- Valorizza il gioco simbolico.
- Se richiesto, partecipa alla seduta con uno sguardo accogliente.
- Non giudicare i comportamenti: il gioco psicomotorio segue regole simboliche.
Comportamenti da evitare per non ostacolare la terapia
- Evita confronti con altri bambini.
- Non punire il bambino per difficoltà legate al disturbo.
- Non sminuire la terapia davanti a lui.
- Non sostituirti al terapeuta: ogni figura ha un ruolo specifico.
Essere un contenitore sicuro: il supporto emotivo del genitore
- Crea un clima familiare accogliente e stabile.
- Legittima le emozioni del bambino, anche quelle difficili.
- Spiega in modo semplice il motivo della terapia.
- Non colpevolizzarti: chiedere aiuto è un atto d’amore.
L’importanza dell’alleanza tra genitori e terapeuti
Una buona collaborazione tra famiglia e professionisti si basa su:
- Fiducia reciproca.
- Comunicazione trasparente.
- Condivisione degli obiettivi.
- Rispetto dei tempi e dei bisogni del bambino.
Anche i genitori possono aver bisogno di supporto
- Se ti senti emotivamente esausto o inadeguato.
- Se vivi tensioni familiari o preoccupazioni costanti.
In questi casi, chiedere un supporto psicologico è un gesto di forza e cura.
Conclusione – Un percorso fatto insieme
Accompagnare un figlio in terapia richiede presenza, pazienza e ascolto. Ogni passo avanti è una conquista, anche se non sempre visibile. Nel lavoro quotidiano del centro Il Paguro, vediamo quanto la collaborazione genitori-terapeuti faccia la differenza. Ricordiamoci: un bambino sostenuto può fiorire, e il genitore è il suo miglior alleato.
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