La paura del buio: cos'è?
La paura del buio o Nictofobia (dal greco nyctos, cioè notte e phobos ossia paura) è un tipo di fobia specifica riguardante un ambiente naturale che può manifestarsi in età infantile in diversi modi.
Di per sé, la paura del buio è un’emozione naturale che rappresenta una normale fase dello sviluppo: il bambino si mette in allarme di fronte a situazioni minacciose come il buio.
Col tempo il bambino sviluppa la capacità di tollerare la natura pericolosa dell’ignoto, mettendosi al riparo attraverso diverse strategie e abilità di vigilanza e resistenza.
Gestire la paura del buio dei bambini: cosa possono fare i genitori
I genitori non devono minimizzare la paura del buio del proprio bambino, ma ascoltare con cura e accogliere i vissuti emotivi cercando di comprendere la natura di tale fragilità e quale significato assume per loro.
Questo approccio permette uno sviluppo sano del bambino, in quanto promuovere una maggiore sicurezza nell’affrontare l’oscurità e nell’interiorizzare strategie funzionali.
In pratica, cosa può fare il genitore per gestire la paura del buio dei bambini?
- Ascoltare e rassicurare il bambino: l’adulto può aiutare il bambino ad esprimere il proprio vissuto e a comunicarlo così da ridurre la tensione senza far sentire loro la solitudine.
- Non sminuire i timori del bimbo: l’adulto può trasmettere fiducia e sicurezza al bambino, oltre all’idea che non è sbagliato provare questo tipo di emozione.
- Aumentare la consapevolezza del piccolo: l’adulto può stimolare la crescita di consapevolezza del bambino e del mondo che lo circonda, accompagnandolo nella scoperta delle diverse forme del buio e facendogli prendere confidenza con l’ambiente intorno a lui nei diversi momenti della giornata, quando c’è più o meno luce.
- Leggere racconti: è molto utile usare la lettura perché aiuta il bambino ad identificarsi con i personaggi che sperimentano la paura del buio; inoltre, si ha modo di imparare e interiorizzare modalità diverse per superare tale insicurezza.
- Usare il gioco e il disegno: a volte, anche tecniche di gioco libero può aiutare a far emergere le emozioni del bambino e imparare a gestire al meglio le sue paure.
- Curare l’ambiente della casa e il momento dell’addormentamento: si possono utilizzare delle luci notturne nella camera da letto, a cui il bambino può facilmente accedere da accendere o spegnere in autonomia se ne sentisse il bisogno. Anche scegliere un pupazzo, una bambola o una copertina di Linus, da utilizzare nella fase delicata dell’addormentamento, può aiutare ad alleggerire le tensioni e a rilassare il bambino nel prendere sonno. Inoltre, sarebbe meglio evitare di chiudere le porte delle stanze, perché potrebbero diventare un ostacolo per il bimbo durante la notte.
- Rispettare i tempi del bambino: ognuno è unico e diverso! Le paure possono risolversi brevemente in autonomia oppure presentarsi più a lungo o a fasi alterne; l’importante è evitare confronti e commenti che minimo l’autostima del bambino facendolo sentire incapace, inadeguato e insicuro.
- Essere un modello positivo per il bambino: l’adulto si deve porre come figura di riferimento per il bambino, mostrando la paura come un’emozione che si può sperimentare e allo stesso tempo affrontare in modo sereno. Mostrarsi eccessivamente angosciati in situazioni di difficoltà, non fa altro che aumentare la fragilità del vostro bambino nel gestire e tollerare preoccupazioni.
Letture consigliate per combattere la paura del buio
Ecco alcune letture consigliate per combattere la paura del buio:
- Lupetto ha paura del buio, di Orianne Lallemand, Gribaudo
- Non ho troppa paura del buio, di Anna Milbourne, Mario Pennacchio, Usborne
- Il signor buio. L’amico che non ti aspetti!, di Annalisa Strada, Notes Edizioni
- Il gufo che aveva paura del buio, di Jill Tomlinson, Feltrinelli Editore
- Quando avevo paura del buio, di Mireille D’Allancé, Babalibri
Quando è necessario rivolgersi a uno specialista per la paura del buio?
Nel momento in cui si percepisce un sensibile aumento della paura del buio, che perdura nel tempo, e una difficoltà sempre più evidente nel mettere in pratica le strategie suggerite, i genitori possono rivolgersi ad un professionista della salute come lo psicologo dell’età evolutiva.
Tale figura può aiutare a riconoscere e a valutare la situazione in base all’intensità della paura manifestata, cogliendo, laddove si manifesti, il rischio di un’impasse nel normale sviluppo evolutivo.
Diversi possono essere i percorsi suggeriti a seconda della situazione specifica che viene presentata.
In particolare, il trattamento cognitivo comportamentale, che prevede tecniche come l’esposizione e la desensibilizzazione, risulta essere il percorso con un’elevata percentuale di efficacia e di successo, come dimostrato da numerose ricerche sulle fobie specifiche.
Sitografia
https://www.ipsico.it
https://www.aiamc.it
https://abcburlo.it
Bibliografia
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