Cosa sono esattamente i dolori della crescita?
Parlare di dolori della crescita significa spiegare in modo generico un processo che avviene normalmente durante lo sviluppo.
Durante lo sviluppo del corpo quello che succede è che i nuclei di accrescimento osseo producono osteoblasti, ovvero la cellula dell’osso, che consentono la crescita delle nostre ossa; quello che succede ai muscoli invece è un ingrandimento dovuto alla trazione del tendine inserito sull’epifisi ossea.
Cause dolori della crescita
L’incidenza di questa condizione è del 10-20% nei bambini tra i 3-4 anni e la preadolescenza, le cause non sono ancora ben note; si pensa, per alcune condizioni come il morbo di Osgood Schlatter, ad un disequilibrio di ingrandimento tra osso e muscolo per cui il secondo essendo attaccato al primo crea una trazione.
Altre cause sono l’attività fisica senza adeguato allungamento soprattutto se ad alto impatto, fattori di stress, sia emotivi che fisici.
Le zone che più tipicamente soffrono dei così detti dolori della crecita sono i talloni, le ginocchia e le anche, in misura minore la colonna vertebrale e gli arti superiori.
Il dolore è di origine infiammatoria, presente principalmente la sera e/o la notte o durante la richiesta di forza muscolare durante l’attività fisica, alcuni studi consigliano la somministrazione di antinfiammatori, molti altri contrariamente indicano come efficaci il riposo, la terapia fisica manuale e riabilitativa.
La durata del dolore in genere non è prolungata nei giorni e ha un’insorgenza a volte spontanea.
La diagnosi è principalmente clinica in quanto gli accertamenti specialistici o indagini strumentali non evidenzierebbero nessuna alterazione anatomica, anche perché anche visivamente nei dolori della crescita non c’è tumefazione, gonfiore e particolari segni infiammatori.
Oltre a queste cause per i dolori della crescita ci sono anche le alterazioni di sviluppo come ad esempio il valgismo delle ginocchia o delle anche che porta ad un sovraccarico, dolori alla schiena per una crescita ridotta di alcune vertebre come, ad esempio, nel morbo di Sheuermann detto anche vertebra a cuneo, uno o più nuclei della vertebra non producono le cellule di accrescimento osseo e questo porta ad una ipercifosi dorsale con conseguente dolore.
È quindi importante capire se sono dolori legati alla crescita o sono algie che sottendono dei quadri “patologici” come il morbo di Osgood Schlatter, che colpisce la parte anteriore del ginocchio, o ancora il morbo di Kholer che è una condizione algica del piede con alterazione di forma e struttura in alcuni casi.
Un’altra condizione ancora è il morbo di Sever in cui il dolore è presente nel punto di inserzione del tendine d’Achille sul tallone; questi dolori possono presentarsi sia contemporaneamente nei due arti che in maniera alternata.
Studi recenti hanno anche evidenziato come l’aumento di peso nei bambini favorisca l’insorgenza dei dolori della crescita, soprattutto a livello del rachide e degli arti inferiori, in quanto porta ad un carico articolare maggiore e ad una modificazione biomeccanica maggiore.
Le algie della crescita si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei casi, e difficilmente possono essere prevenute, ma nel caso in cui si verifichino è importante capire quale sia l’area in sofferenza, escludere la presenza di alterazioni funzionali e nel caso strutturali.
Come gestire i dolori della crescita
Per la gestione del dolore quello che si consiglia nel momento in cui il dolore possa essere ricondotto soprattutto all’attività fisica è quello di sospenderla per un periodo più o meno lungo così da ridurre il carico, e la trazione del muscolo sull’inserzione ossea creando ulteriore stress e peggiori la condizione.
Il trattamento osteopatico nella gestione dei dolori della crescitapuò essere utile in quanto l’obiettivo terapeutico è quello di ridurre il carico articolare e valutare se quel dolore può essere conseguenza di un movimento biomeccanico alterato, capire se è presente uno squilibrio muscolare, o se per postura quella zona è più sollecitata e quindi andare ad agire migliorando la qualità del tessuto;
è fondamentale anche che vengano eseguiti gli esercizi che vengono consigliati per cercare di migliorare la sintomatologia e avere maggior beneficio.
Dolori alla schiena
Una condizione legata alla crescita che merita un’importante attenzione è il dolore alla schiena, che potrebbe essere legato alla scoliosi, condizione per cui durante lo sviluppo la colonna vertebrale ha un accrescimento non solo delle curve antero-posteriori (lordosi e cifosi), ma si formano anche delle curve laterali, che sono legate principalmente al movimento, che però si presentano anche nella statica.
In questo caso se il rachide risultasse rigido e poco funzionale il dolore alla schiena potrebbe anche essere importate.
È importante riconoscere questa condizione il prima possibile.
Uno dei segni principale è il cosiddetto gibbo, ovvero quando in flessione si evidenza una “protuberanza” su uno dei due lati della colonna.
Nel caso della scoliosi sono importanti gli esami strumentali come la radiografia per capire il grado, e in questo caso la gestione è diversa in base anche alla situazione clinica, risultano importanti gli esercizi, la ginnastica posturale e in caso di trattamento osteopatico andare a rendere la curva laterale più funzionale, in alcuni casi potrebbe essere utile anche l’utilizzo di apparecchio ortopedici per questo è importante anche una valutazione medica.
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