Oggi parleremo di un argomento tra i più complessi che mi capita di affrontare nel mio lavoro quotidiano: il confronto con genitori di ragazzi con DSA o ADHD.
Mi capita spesso di raccogliere preoccupazioni, ansie, sensi di colpa e momenti di sconforto di genitori di ragazzi con DSA o ADHD di fronte a un’etichetta attribuita da una diagnosi che il più delle volte non riceve tutte le spiegazioni che sarebbero necessarie ad una famiglia per diventare consapevole del proprio figlio o figlia.
Genitori di ragazzi con DSA o ADHD: basta sensi di colpa
Immaginando questo, ciò che dico sempre alle famiglie è di abbandonare i sensi di colpa, perché oggettivamente essere genitori è davvero un “mestiere” complesso in ogni sua sfaccettatura e riuscire a capire tutto del proprio figlio, magari in età anche molto delicate, non è così scontato.
Sicuramente il disturbo specifico e l’ADHD possono avere un impatto nella vita familiare, anche solo per capire cosa fare da quel momento in poi.
Innanzitutto, per diventare genitori consapevoli affidatevi ad esperti, che sappiano sciogliere tutti i dubbi e darvi la giusta formazione.
Genitore professionista: un corso online
A questo proposito, vorrei consigliarvi il corso per “Genitore professionista”, che si tiene online a cura della sezione di Treviso dell’Associazione Dislessia (AID). Vi lascio il link per approfondire e, nel caso, chiedere informazioni: https://treviso.aiditalia.org/eventi/rapporto-tra-genitori-e-figli-con-dsa-torna-il-corso-per-conoscerne-tutti-gli-aspetti.
Questo corso ha la stessa funzione di questo mio breve scritto, poter approfondire una domanda, a mio giudizio essenziale: “COME?”, che accompagna tutto il processo educativo.
Dopo aver preso consapevolezza del contenuto della diagnosi e aver compreso a fondo le caratteristiche riscontrate nel proprio figlio o figlia, sicuramente l’attenzione andrà posta sul mondo scolastico, proprio per garantire quella circolarità educativa che deve avere come priorità il mantenimento dell’autostima e la costruzione del sé, essenziali soprattutto nell’età della crescita.
È importante che i genitori di ragazzi con DSA o ADHD sappiano ascoltare gli insegnanti nel loro processo di osservazione dell’alunno, ma, parimenti, è essenziale sapere cosa chiedere nel caso in cui ci siano delle mancanze da parte della scuola, cercando di non limitarsi a vedere un’etichetta ma essere consapevoli che il percorso di apprendimento è lungo, faticoso e prevede cadute ed errori per riuscire a individuare la giusta strada da seguire.
I compiti a casa
C’è un’altra questione che vorrei sottoporvi: il rapporto genitori – figli riguardo i compiti per casa.
Spesso, la scuola può diventare fonte di stress familiare, soprattutto nei periodi più intensi, in cui si accumulano verifiche e interrogazioni. Il mio personale consiglio è quello di, se la situazione economica familiare lo permette, di affidarsi a un tutor competente e qualificato che, oltre ad aver acquisito una formazione specifica sulla difficoltà, sappia supportare vostro figlio o figlia dal punto di vista emotivo e che crei un legame empatico di fiducia e stima. In questo modo, avrete la possibilità di approfondire e capire meglio le difficoltà, affidandovi ad una persona che vi permetterà di non mettere a repentaglio la relazione, privandola dell’aspetto che più può creare tensione.
Infine, il suggerimento più sensato che io, da professionista possa darvi è quello di guardare chi avete davanti, capire quanto sia difficile sentire il peso di una diagnosi, di usare una mappa davanti a tutti, di dover spiegare qualcosa che non è visibile in modo immediato e che, magari, non sai nemmeno spiegare così bene.
Essere genitori è un compito davvero complesso, ma nel tempo e conoscendo molte famiglie, ho capito che per questi ragazzi il miglior supporto è avere dei genitori presenti, che sappiano capire, ascoltare e intervenire quando a loro sembra che tutto vada male. Per tutto il resto, ci saranno i professionisti a disposizione per chiarire altri eventuali dubbi.