Organizzare una strategia per favorire la mobilità di bambini con disabilità
Quando si approccia un bimbo con disabilità motorie si parte sempre dal valutare ciò che il bimbo è in grado di fare con la motricità residua e da lì si parte con una bozza di piano di trattamento che verrà di volta in volta rivisto e riadattato.
Gli strumenti principali per aiutare un bimbo ad aumentare la sua mobilità sono gioco, pazienza e conoscenza delle tecniche riabilitative idonee.
Attraverso il gioco e gli stimoli più adatti si riescono a trovare strategie utili per migliorare l’autonomia di movimento di questi bimbi.
Se la verticalizzazione non è possibile allora posso aiutarmi con tutori fatti su misura da tecnici ortopedici che mi consentano il giusto rapporto gamba -piede col terreno.
Mezzi per facilitare la mobilità
Dovrò quindi cercare il “mezzo” che faciliti al meglio il movimento in autonomia del mio pazientino con disabilità.
Non sempre è facile poiché può risultare complesso insegnare al bimbo l’ utilizzo di un ausilio rispetto all’altro.
E allora via alla fantasia e all’ utilizzo di mezzi che piacciono al bimbo e sono propedeutici per la terapia: un passeggino giocattolo, un triciclo senza pedali, un carrellino della spesa… sono necessari movimento e presa di consapevolezza dello spostamento per il raggiungimento di obbiettivi.
Lo sport come risorsa per la mobilità dei bambini con disabilità
Esiste un mondo nello sport che aiuta i bimbi ad aumentare le proprie competenze motorie ma purtroppo è ancora poco conosciuto e diffuso.
Ci sono palestre attrezzate per sport per disabili dove oltre a favorire lo sviluppo motorio e dell’autonomia, si lavora tantissimo sulla crescita socio psicologica dei bimbi o dei ragazzi.
Altri obiettivi che si pongono determinatiambienti sportivi sono quelli di favorire l’amicizia, la competizione, la volontà e soprattutto lo sviluppo mentale dello schema corporeo: più un giovane paziente sperimenta il suo corpo nello spazio, più riesce a migliorare la visione corporea di sé.