Mamma e papà litigano: il conflitto genitoriale
Il momento del conflitto nella genitorialità, cioè quando mamma e papà litigano, è una ricorrenza del tutto normale e fondamentale.
Nessun genitore dovrebbe sentirsi in colpa quando capita: è un’evoluzione sana della relazione.
A maggior ragione quando arrivano in famiglia dei bambini, andare in simmetria è un necessario adattamento ad una nuova dinamica domestica.
Il conflitto può manifestarsi in modi diversi e per motivi diversi: si può litigare per i figli, per la propria relazione di coppia, per la gestione domestica e/o economica.
Dobbiamo considerare, tuttavia, che questi momenti di“crisi” e di “rottura” dell’equilibrio familiare possono generare negli adolescenti e nei bambini delle e vere e proprie risposte di stress che si manifestano sia a livello emotivo che comportamentale e fisiologico, ad esempio portando a galla sintomi non presenti precedentemente.
Modalità di conflitto genitoriale e conseguenze
Talvolta, mantenere i piedi nelle staffe durante un litigio non è facile.
Quando mamma e papà litigano può capitare loro di esprimere la discordanza con modalità distruttive o al contrario tentando di reprimere il proprio vissuto emotivo.
Quello che di solito non si sa, però, è che avvalersi di modalità verbali (arrabbiarsi, urlare) o non verbali (lanciare oggetti, alzarele mani, sbattere porte) è nocivo tanto quanto reprimere la propriaconflittualità.
Infatti, pensando così di proteggere i propri figli, in realtà l’ostilità inespressa deteriora il clima domestico e turba il bambino tanto quanto la conflittualità espressa.
Reprimere i conflitti quindi non è la soluzione, né per la salute della coppia genitoriale, né per la salute dei propri figli.
Studi e ricerche dimostrano come gli effetti negativi a livello psicologico in bambini e adolescenti siano significativi.
Questo avviene sia in figli di coppie con alta emotività espressa (molta rabbia e violenza fisica e verbale), sia in coppie con bassa emotività espressa in cui la tendenza è quella della repressione emotiva.
Il litigio non espresso
I bambini infatti percepiscono il litigio e il conflitto anche quando questo non è dichiarato.
Bambini esposti a frequenti litigi caratterizzati da urla,minacce, violenza verbale o fisica, o ostilità domestica repressa, sviluppano sentimenti di angoscia e di paura, di abbandono e insicurezza.
Questi bambini ricercano quindi la rassicurazione genitoriale in misura maggiore rispetto a coloro che non sono sottoposti a queste situazioni stressanti.
Inoltre, vivere in casa con genitori che non riescono a regolare la propria sofferenza, rischia di palesarsi in una vulnerabilità maggiore per i bambini e i ragazzi all’insorgenza di veri e propri disturbi psicologici.
Quando mamma e papà litigano in questi modi, sono frequenti infatti: ansia, disturbi del sonno, disturbi del comportamento ed esternalizzanti, per quanto riguarda i bambini;
Per quanto riguarda i ragazzi in pre-adolescenza e adolescenza sono frequenti disturbi del comportamento alimentare, dipendenze patologiche, impulsività e condotte a rischio, disregolazione emotiva, problemi relazionali, depressione e bassa autostima.
La risoluzione costruttiva del litigio
Quindi i genitori dovrebbero smettere di litigare?
No, i genitori non sono chiamati a reprimere i momenti di divergenza.
Dovrebbero però rendersi consapevoli di quali dinamiche e modalità possono essere nocive per i propri figli, e quali no.
Dal conflitto dovrebbero emergere degli adattamenti utili e degli insegnamenti importanti anche per bambini e ragazzi.
Per questo dunque è importante fare uno sforzo (anche emotivo!) per orientare la comunicazione in modo costruttivo (e non distruttivo!).
Molto importante è comunicare apertamente come ci si sente (e non negando le emozioni palesi a livello non verbale), rendendosi disponibili a ricercare una soluzione operativa anche tramite tecniche di problem solving.
In questo modo il messaggio che trasparirà sarà quello della normalizzazione di emozioni spiacevoli (come tristezza o rabbia).
Al tempo stesso mamme e papà insegneranno anche le abilità di regolazione emotiva e di negoziazione per trovare un compromesso di risoluzione.
Una cosa molto utile è riuscire ad implementare il proprio bagaglio di tecniche di assertività e di efficacia interpersonale per migliorare la comunicazione.
Queste tecniche saranno certamente d’aiuto sia ai genitoriche ai figli, a cui queste abilità apprese per modeling saranno molto utili nella vita.