Bambini inappetenti? Che fare?
L’inappetenza è una condizione molto comune e i bambini possono rifiutarsi di mangiare per molti motivi.
Un calo dell’appetito nei primi anni di vita, è una condizione piuttosto comune fra i bambini, i genitori non devono preoccuparsi troppo o assillare i propri figli se rifiutano il pasto.
Si tratta solitamente di inappetenza transitoria, che in genere non provoca sintomi e si risolve spontaneamente. L’adulto non deve mai mostrarsi insistente, non forzare il bambino a mangiare oltre il suo rifiuto, lasciare invece che sia libero disentirsi sazio quando lo sente.
Il giudizio dei genitori nel forzare a mangiare bambini inappetenti potrebbe creare in loro un senso di colpa nei riguardi del cibo e rischia di rafforzare nei piccoli questo loro comportamento.
Strategie per genitori di figli inappetenti
Per incoraggiare il bambino a provare cose nuove si consiglia di variare l’alimentazione in presenza di un rifiuto.
E’ meglio preparare piccole quantità di nuovi alimenti e aspettare almeno un paio di settimane, prima di riproporli se sono stati rifiutati in modo deciso.
Nessun cibo deve essere trasformato in un premio e nessun cibo in un castigo. Non rinunciare a proporre un cibo sano solo perché è stato rifiutato la prima volta.
Andrebbero proposti ogni giorno vari alimenti sani, soprattutto frutta e verdura, e cibi ad elevato contenuto proteico come carne, pesce (senza lische) almeno 2 volte la
settimana, in modo che i bambini possano assaggiare cibi di diverso sapore e consistenza e diventi per loro un’abitudine.
Se il bambino fatica a mangiare è importante ascoltare il bambino per capire cosa davvero ci sta comunicando, qual è il suo malessere e come lo si può aiutare.
L’atmosfera a tavola deve essere distesa e tranquilla, e la convivialità durante i pasti è fondamentale, coinvolgendolo in ogni fase del pasto, dalla sua preparazione fino al momento di consumarlo.
Le abitudini alimentari e i valori si insegnano con il buon esempio, è importante ridurre al minimo le distrazioni durante i pasti, evitando di esporlo a tv o videogiochi.
E’ bene proporre gli stessi piatti per tutti i componenti della famiglia e resistere alla tentazione di preparare altre pietanze se un bambino rifiuta quanto proposto. Farlo significa rinforzare inappetenza e selettività.
Chiaramente ogni pasto dovrebbe prevedere almeno un cibo gradito al bambino e su quello completare in modo equilibrato il resto del menù, a prescindere dal fatto che il bambino gradisca o meno gli altri cibi.
Per predisporre i bambini ad assaggiare più volentieri le pietanze si consiglia di preparare pietanze colorate, presentandole in forme divertenti che il bambino può riconoscere.
Se gli adulti di riferimento tengono comportamenti appropriati si hanno molte più probabilità di risolvere in tempi abbastanza rapidi questo problema.
Quando l’inappetenza del bambino perdura nel tempo è invece necessario contattare il pediatra, soprattutto se il piccolo comincia ad avere
un rapporto alterato con il cibo.
Sitografia
https://www.sterilfarma.it/blog/inappetenza-nei-bambini-che-fare-7-preziosi-consigli/
https://www.amicopediatra.it/alimentazione/picky-eating-consigli-per-i-genitori-di-bambini-
inappetenti_dieta_genitorialita/
https://www.riza.it/figli-felici/crescita-e-sviluppo/4808/i-trucchi-per-far-mangiare-i-bambini-
inappetenti.html
Bibliografia
• Patrizia Bollo. Bambini, Si Mangia! Errori da evitare e trucchi da utilizzare per farli mangiare sani e contenti, Tea Edizioni, 2012.
• Pamela Pace, Marta Bottiani, E io non mangio!, Red Edizioni, 2014.
• Pamela Pace, Sfamami. Clinica psicoanalitica dei disturbi alimentari in età pediatrica, Mondadori Bruno, 2009.