I cambiamenti dell'adolescenza: il ruolo della musica
Il periodo dell’adolescenza, che comincia intorno agli 11 anni, è caratterizzato da un susseguirsi di importanti cambiamenti e da una forte reattività emotiva. In questi anni che possiamo definire elettrizzanti e bellissimi, ma anche difficili, assume un ruolo importante la musica.
Tra i 12 e i 22 anni, infatti, il cervello attraversa un veloce sviluppo di tipo neurologico e tipiche degli adolescenti sono le reazioni amplificate, le situazioni enfatizzate ed estremizzate: in questo contesto l’effetto della musica assume un’importanza enorme proprio perché fornisce al ragazzo la possibilità di confrontarsi con le proprie emozioni.
Dalla letteratura emerge come la musica sia importante per diversi ma specifici motivi:
1. Rappresenta molto spesso un primo sostegno. Quel tipo di sostegno che fai fatica a chiedere ai genitori, ormai percepiti mentalmente distanti, ma anche agli amici, per paura di un giudizio o di incomprensione.
2. La musica fa sentire gli adolescenti meno soli. Rispecchiarsi in una canzone, in un testo o in una melodia, da la percezione che qualcuno abbia provato le stesse emozioni che provi tu e quindi fa sentire meno “diversi” e più accolti.
Allo stesso tempo, riconoscere il proprio vissuto nelle parole di qualcun altro può aiutare a dare un significato diverso alla situazione e a vederla con altri occhi, permettendo quindi un’elaborazione attiva della situazione e quindi maggiori strategie per venirne a capo.
3. Rappresenta un’occasione di confronto con i pari. Uno degli scopi della musica è anche differenziare e favorire la spinta all’indipendenza di scelte.
Un’indipendenza e un’identificazione con il proprio genere / i propri idoli musicali, che tende spesso a essere estremamente diversa dai genitori ma molto simile a quella dei pari. La musica in questo senso offre quindi spunto importante di confronto e di affiliazione con i coetanei.
4. Adolescenti e musica: la musica rappresenta un luogo in cui cercare risposte.
L’adolescenza è un periodo difficile anche perché non ci si sente né bambini, né adulti; non si è né dipendente come un bambino dal genitore, né totalmente indipendente come un adulto vero.
Non si è né carne né pesce, detta in parole povere, e questo rappresenta un motivo di grande frustrazione per i ragazzi che invece sentono il bisogno di categorizzarsi, di identificarsi.
È un mondo difficile quello dell’adolescenza, un mondo pieno di domande alle quali non si trova risposta da soli. Anche qui la musica viene in aiuto: offre risposte addirittura a domande che a volte non ci poniamo nemmeno!
5. Rappresenta una spinta di felicità e buon umore.
Come tutte le attività percepite come piacevoli, anche ascoltare musica che ci piace, favorisce il rilascio di dopamina che è l’ormone del piacere e che ci trasporta in una sorta di zona protetta in cui ci sentiamo al sicuro e stiamo bene.
Spesso per gli adolescenti è difficile trovare un luogo fisico, ma anche sociale, dove questo avvenga con tale facilità.
6. Per coloro che decidono di produrla e quindi avvicinarsi ad uno strumento musicale, aumenta l’autostima e la sensazione di avere un ruolo nella propria vita nonché la sensazione di poter fare qualcosa di bello in autonomia.
Proprio per questo è importante anche favorire l’avvicinamento dei ragazzi alle scuole di musica e al prendere dimestichezza con uno strumento musicale.
In definitiva, la musica come a tutte le età, anche in adolescenza si delinea come uno strumento importantissimo per la formazione della propria identità, responsabilità sociale e per la strutturazione della propria personalità.
Come dovrebbero comportarsi i genitori nei confronti della musica ascoltata dai loro figli?
Credo fermamente che sia giusto lasciare libero spazio alle scelte musicali dei propri ragazzi, pur non per forza dovendosi distaccare e differenziare dalle loro scelte della vita in generale.
La musica ha il grande potere di unire e può fornire un potente strumento per creare con i ragazzi quella vicinanza emotiva tale da farli sentire validati nelle loro scelte musicali e quindi di riflesso per far sì che si sentano validati in questo periodo delicato.